La Terapia Post-Ciclo o TPC è volta a minimizzare gli effetti collaterali causati dall’assunzione di steroidi. I suoi compiti principali sono:

  1. Ripristinare la normale produzione di testosterone
  2. Combattere il fenomeno del rollback
  3. Riabilitare la funzione testicolare
  4. Dare una tregua al fegato
  5. La produzione di testosterone endogeno, sotto l’influenza di steroidi anabolizzanti, viene temporaneamente bloccata. Il recupero di questo naturale processo da parte del corpo umano implica l’uso di farmaci (in grado di bloccare i recettori degli estrogeni), questi includono: tamoxifene citrato, clomifene citrato e toremifene. Il principio di funzionamento di tali sostanze rimane simile, ma le caratteristiche di impatto, i risultati e gli effetti collaterali sono diversi, così come il dosaggio d’assunzione.

dopo un ciclo di terapia
Ogni ciclo di steroidi anabolizzanti è soggetto ad un “effetto-riflesso”, e questo vale per ogni atleta. Il primo passo è il recupero di testosterone naturale, ma, di regola, questo non è sufficiente e gli atleti hanno bisogno di ulteriore supporto:

    1. Dopo aver concluso un ciclo disteroidi, il corpo perde la capacità di recuperare rapidamente, e i bassi livelli di testosterone endogeno aggravano ulteriormente questa situazione, risulta necessario ridurre i carichi e la frequenza delle sedute d’allenamento. A tal fine, si consiglia di ridurre i carichi di lavoro del 40%.
    2. Più riposo e più sonno. L’inferiore capacità del corpo di recuperare rapidamente tra gli allenamenti, alla fine di un ciclo steroideo, implica la necessità di riposare di più e di aumentare le ore di

    Gli errori più frequenti durante un corso di TPC sono: la mancanza di sonno (l’atleta inizia ad andare per night clubs, invece di assicurarsi 8-10 ore di sonno profondo), carenze nutrizionali (l’atleta inizia a non mangiare come dovrebbe), eccesso di attività fisica. Il risultato è la perdita di molti dei risultati ottenuti durante il ciclo di steroidi appena concluso.

    1. A volte, l’atleta non è consapevole della gravità dei possibili effetti collaterali provocati dai farmaci stessi, che portano ad una significativa riduzione delle dimensioni dei testicoli e che tendono a diminuire notevolmente la libido.

    Il ripristino della funzionalità epatica nella maggioranza dei casi è spontaneo, il fegato è noto per le sue capacità di guarire sé stesso, altrimenti osserveremmo ecatombi di massa nei periodi di vacanza, come a Capodanno. Tuttavia, un atteggiamento responsabile da parte dell’atleta verso la propria salute implicherebbe l’uso di certi farmaci, “amici delle funzionalità epatiche”, quali:

steroidi

    • Geptral (ademetionina 1,4-butandisulfonat), che si mostra efficace solo per somministrazione endovenosa, sotto forma di compresse, il farmaco ha poco effetto;
    • Silybum (silimarina, Sibektan, Karsil et al.);
    • Ursosan (a base di acido ursodesossicolico) questo farmaco può essere assunto durante un ciclo di steroidi perché possiede una forte azione epatoprotettiva.

    Per l’atleta novizio, effettuare esami del sangue prima e dopo un ciclo di steroidi, dovrebbe diventare di norma. Le analisi dovrebbero includere:

    1. Testosterone totale
    2. LH
    3. FSH
    4. Estradiolo
    5. Prolattina e progesterone
    6. Cortisolo
    7. SHBG
    8. ALT e AST
    9. Bilirubina
    10. Colesterolo (LDL)